Il Collegio, costituito a marzo del 2010, raggruppa gli imprenditori edili ed affini della Provincia dell’Aquila associati ad APINDUSTRIA.

E' una struttura costituita per affrontare, con la dovuta specializzazione, ogni ambito del settore dell'edilizia ed in particolare la fase post-terremoto dell’Aquila direttamente con le imprese locali.

L’organismo, pur nell'ambito delle strategie generali dell'Associazione, ha una autonomia operativa: il collegio ha un proprio statuto, un presidente, un comitato direttivo e l’assemblea, organo sovrano.

Oltre ai servizi già sopra indicati si offrono quelli specifici di settore quali consulenza per pratiche presso l'Albo Nazionale dei Costruttori, consulenza in materia di gestione di contratti di appalto con enti pubblici, informativa inerente bandi di gara, consulenza sulla normativa riguardante i lavori pubblici e sicurezza nei cantieri ecc.

 

Il collegio è presente negli organismi di interesse per la categoria:

 

ha un proprio rappresentate nel Comitato Regionale per l'Albo Nazionale dei Costruttori ed è Parte firmataria del contratto integrativo regionale di categoria.

 

Per qualsiasi informazione o comunicazione:

Via Saragat, presso Apindustria, L’Aquila

Telefono 0862.319390 - fax 0862.311564

E-mail: confapiedil@apindustria.aq.it

Le richieste consegnate in un documento al Presidente Gianni Chiodi

in merito alla ricostruzione post-sisma.

DOCUMENTO DI PROPOSTA

 

Nel corso di diversi incontri con la base associativa del ns. Collegio Edili sono state fatte alcune rilevazioni sulla situazione post-sisma che hanno portato la scrivente Associazione alla stesura di alcune proposte che di seguito riassumiamo

 

Contributo agevolato: si lamenta uno scarso ricorso a questo strumento che, in realtà, dove applicato, si è rivelato molto utile per lo svolgimento dei lavori ed i relativi pagamenti; il problema però, risiede nel fatto che tale possibilità sia riservata alla sola edilizia privata legata alle prime case.

Se fosse estesa tale possibilità a tutto il sistema della ricostruzione si verificherebbe di certo un ricorso maggiore a vantaggio della rapidità dei lavori in atto.

Prequalifica delle imprese impegnate nella ricostruzione: per i lavori delle E, per le eventuali B, C, F che dovessero essere riappaltate, ed eventualmente per le zone rosse, è auspicabile dotarsi di un elenco di imprese qualificate per i lavori che si andranno a svolgere onde scongiurare il mancato controllo delle opere da porre in essere, limitando il subappalto al 30%.

A tale scopo le Associazioni di Categoria locali potrebbero diventare depositarie degli elenchi (ai quali potranno accedere anche imprese non associate alle stesse) e degli aggiornamenti ad essi legati (SOA, Durc, ecc.) dai quali si estrapoleranno le ditte (con criteri simili a quelli per le case popolari) in grado di svolgere i lavori assegnati.

Ruolo degli amministratori di condominio: questi sono oggi il fulcro centrale e determinante della ricostruzione anche se, in diversi casi, il ruolo non prevede la necessaria formazione per distinguere la complessità dei lavori da svolgere e quindi la successiva assegnazione a ditte che possano garantire la qualità dell’opera.

Firma della contabilità per accettazione: oggi il sistema prevede che la contabilità finale venga firmata e sottoscritta dal condomino senza che quest’ultimo abbia la possibilità reale di verificarla. Si propone la firma di accettazione del tecnico (direttore dei lavori) per portare avanti la contabilità e la sottoscrizione di un documento di collaudo con la sottoscrizione anche del condomino.

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